LA RINASCITA DEL VIGNETO

Con il trascorrere del tempo, il vigneto aveva perduto la sua funzionalità, molte piante erano morte, le montagnole erano scivolate a coprire le balza rendendo ardui i passaggi per la cura delle viti, i pali di sostegno erano invecchiati ed assottigliati ed i “tiranti” di ferro arrugginiti…
Qualche lavoro era stato fatto in precedenza, ma molto era ancora da fare…
Quest’anno il vigneto Pusterla ha cominciato il suo rinnovamento con l’espianto delle viti morte e dei ciliegi secolari ormai pericolanti e marci (questi ultimi verranno sostituiti con nuove piante in primavera) ed una generale “grande pulizia”.
Le balze della collina fronte strada sono state riportate alla misura necessaria per il passaggio di uomini e mezzi; la parte del vigneto della “valle anteriore” è stata munita di molti nuovi pali di sostegno ed i suoi tiranti tesi per creare l’intreccio della pergola su cui le viti possono stendere i nuovi tralci.”

Quest’autunno gli escavatori sono entrati nella “valle verticale” che confina col parco comunale della Montagnola per sistemarne i livelli del terreno, ora pericolosissimo per le forti pendenze laterali, e prepararlo a ricevere verso fine febbraio il nuovo impianto di 1500 barbatelle (così si chiamano le piante “neonate” delle viti) di uva bianca invernenga.
Le ruspe hanno anche bonificato dalla pianta infestante ailantus altissima la collinetta adiacente, togliendone radici tenaci e profonde pronte a dar vita a nuovi getti che avrebbero soffocato le nuove viti previste. Infatti verranno piantate circa 3000 nuove piante suddivise tra la ex “collina dell’ailanto” e la zona tra i due ingressi del vigneto, oltre l’esistente spallierina di pere, e anche queste produrranno in futuro l’ uva bianca invernenga, autoctona di Brescia.

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